Utilizzare un blog per raccontare la propria attività sul web è sicuramente fondamentale per farci trovare dai nostri utenti e, in questo senso, il fatto di scrivere contenuti ottimizzati per i motori di ricerca, quello che si chiama “copywriting SEO”, è divenuto fondamentale.

Scrivere articoli ottimizzati è importantissimo perché i motori di ricerca, ad esempio Google, che comunque non è l’unico, sono il primo modo che gli utenti hanno per avvicinarsi a noi e al nostro messaggio. Se scriviamo quindi un articolo ottimizzato nella maniera migliore possibile abbiamo più possibilità di comparire tra le prime posizioni sui motori di ricerca e quindi aumentiamo esponenzialmente le possibilità che gli utenti visitino il nostro sito.

Va da sé quindi che più visitatori abbiamo più probabilità ci sono di poter convertire questi visitatori in clienti.

Copywriting: cos’è, ma soprattutto cos’è il “copywriting SEO”

Quando parliamo però di “copywriting SEO” non dobbiamo dimenticarci che in realtà questo termine è diviso in due: “copywriting” da una parte e “SEO”. “SEO” vuol dire “ottimizzare per i motori di ricerca”, in questo caso un testo, ma dobbiamo anche considerare (molto) da vicino la parte “copywriting”.

Copywriting significa, nella maniera più semplice possibile, perlomeno nell’ambito del web, scrivere un testo affinché le persone compiano un’azione che noi desideriamo, ad esempio comprare un nostro prodotto o servizio. Quindi, è vero che dobbiamo scrivere in maniera ottimizzata per i motori di ricerca, ma è altrettanto vero che dobbiamo scrivere anzitutto per gli utenti, per le persone.

Questo, banalmente, vuol dire scrivere un contenuto in maniera naturale, senza riempirlo necessariamente di parole chiave nella speranza che il motore di ricerca di turno, per esempio Google, ci posizioni meglio perché trova più volte la parola chiave.

Ricorda che non è necessario ripetere la parola chiave 500 volte, ma è molto meglio dedicarsi alla scrittura di un contenuto che sia utile, certo, ma che sia primariamente scritto per gli umani.

In questo senso, quindi, parlare di “copywriting SEO” o scrivere “articoli SEO oriented” non ha poi tutto questo senso, perché tutto quello che noi dobbiamo fare è scrivere un articolo il più completo possibile e poi le parole chiave “verranno automaticamente” utilizzate nel testo, non perché le abbiamo forzate nel contenuto, ma perché le abbiamo utilizzate naturalmente nelle nostre frasi.

“Copywriting” significa prima “chi” rispetto a “che cosa”

Da tutto quello che abbiamo detto fino adesso sul SEO copywriting, viene chiaramente fuori l’importanza di scrivere primariamente per qualcuno; la domanda, quindi, a questo punto è “Ma chi è questo qualcuno?”.

Quando scriviamo un testo per il nostro blog, o in generale, quando creiamo qualcosa che deve essere fruito da qualcuno, la prima regola da tenere presente non dovrebbe essere “per quali parole chiave lo ottimizzo”, ma dovrebbe essere “per chi lo creo?”.

E’ quella che in gergo un po’ più tecnico si chiama “definizione della marketing persona”.

Una marketing persona altro non è che una specie di avatar della persona a cui noi ci stiamo rivolgendo con il nostro contenuto. Se ad esempio vogliamo creare un articolo su “come sviluppare un app”, molto probabilmente il nostro pubblico di riferimento non saranno degli sviluppatori professionisti, perché verosimilmente sapranno già sviluppare un’app, ma potrebbero invece essere dei principianti. Ovviamente poi dovremmo definire ancora meglio se sono principianti che si vogliono avvicinare alla professione, oppure principianti che fanno altro nella vita, ma che vogliono comunque imparare a sviluppare un’applicazione. Sapere quindi in anticipo a chi ci rivolgiamo è sicuramente un’idea strategicamente molto valida per capire “cosa scrivere” e “come scrivere” nel nostro articolo.

La ricerca di parole chiave per la scrittura di articoli ottimizzati per i motori di ricerca

Comunque, dire che le parole chiave non sono importanti sarebbe una bugia! Le parole chiave sono fondamentali, non tanto (solo) perché le dobbiamo utilizzare all’interno del testo (che è vero), ma perché ci danno una guida su che cosa scrivere.

Ma facciamo prima un piccolo step indietro e definiamo una cosa fondamentale: ogni contenuto che scriviamo dovrebbe essere costruito intorno ad una, e una sola parola, chiave principale. Poi, attorno a questa, gireranno tutta un’altra serie di parole chiave strettamente correlate che, normalmente, vengono chiamate “parole chiave secondarie”.

Per trovare queste parole chiave primarie e secondarie possiamo utilizzare uno dei mille mila strumenti di ricerca di parole chiave presenti sul mercato, da Semrush ad Ahrefs ad Ubersuggest e molti altri.

Possiamo inoltre fare riferimento e utilizzare anche i dati che ci provengono da Google Search Console, uno strumento davvero utilissimo per far rendere al meglio il nostro sito.

C’è poi anche Google keyword Planner, che Google mette a disposizione gratuitamente ma che dà dei range di ricerche, a meno che tu non abbia un account che utilizzi per le campagne a pagamento, nel qual caso allora avrai accesso a dati più specifici e precisi.

Sicuramente non mancano gli strumenti necessari per la keyword research e potrai scegliere tu quello che preferisci e quello che meglio si plasma intorno alle tue esigenze, ma ricorda sempre comunque che il testo, ciò che scrivi, è molto più importante delle parole chiave.

Ma tornando al nostro articolo se noi, ad esempio, vogliamo scrivere un articolo su “come sviluppare un app”, “come sviluppare un app” potrebbe essere la nostra parola chiave principale, e poi “come sviluppare un app per iPhone” e “come sviluppare un app per Android”, potrebbero sì essere altre parole chiave da usare nel testo (le “parole chiave secondarie”), ma potrebbero essere anche utili indicazioni su quali argomenti trattare all’interno del nostro articolo.

Potrebbe quindi essere un’idea interessante aggiungere due sezioni in cui parliamo da una parte di “come sviluppare un app per iPhone” e dall’altra di “come sviluppare un app per Android”. Ecco essenzialmente cos’è la “scrittura SEO”.

Come utilizzare le parole chiave all’interno del testo

Come dicevamo prima, però, non possiamo negare l’importanza ricoperta ancora oggi dalle parole chiave. Essendo così importanti, quindi, dobbiamo assicurarci che queste parole chiave siano inserite “strategicamente” nel testo.

Dobbiamo quindi fare attenzione ad inserire la parola chiave nel titolo della pagina (che non dovrebbe essere più lungo di 65 caratteri spazi inclusi), nella meta descrizione (che non dovrebbe essere più lunga di 156 caratteri spazi inclusi), nelle intestazioni, nelle immagini, nei link che utilizziamo per collegare tra di loro le nostre pagine e, ovviamente, come abbiamo già detto, anche nel testo.

Un copywriting SEO per un mondo che cambia

Scrivere in ottica SEO significa quindi scrivere un testo che sia piacevole per le persone che lo leggono e facilmente comprensibile dai motori di ricerca.

I motori di ricerca altro non sono che software, software che spesso vengono aggiornati, e negli ultimi mesi di aggiornamenti ce ne sono stati un bel po’, non solo nell’ambito dei motori di ricerca, ma nel mondo del lavoro grazie all’avvento di tutti i vari strumenti di intelligenza artificiale generativa, come ad esempio chat GPT, o risalenti a qualche mese più indietro, DALL-E e Midjourney.

Bing, ad esempio, ha integrato nel suo motore di ricerca un’assistente dotato di intelligenza artificiale e Google, ovviamente, non sta a guardare e sta lavorando attivamente ad una versione aggiornata e potenziata del suo motore di ricerca.

Stando così le cose, ovviamente, non ci possiamo certo aspettare che le regole che valevano anni (o anche mesi) fa siano sempre valide.

Dobbiamo quindi continuare ad adattarci ad un mondo in costante cambiamento non solo per quanto riguarda le regole del copywriting in sé, ma anche per cercare di capire come gli utenti interagiscono con i siti web ora che tutte queste nuove tecnologie sono ampiamente disponibili per tutti.

È un investimento di tempo e di risorse certo, ma è un investimento che vale la pena fare perché adattarsi a queste nuove tendenze e comprenderne il significato ci permette di mantenere una posizione di vantaggio rispetto ai nostri concorrenti.

Perché è difficile mettere insieme “copywriting” e “SEO”

È chiaro quindi che dobbiamo trovare un equilibrio tra i due elementi, ma la questione principale allora è “come trovare questo equilibrio, e come ovviare ai problemi che verosimilmente verranno fuori?”

Vediamo qualche caso:

Spesso, per “ottimizzare meglio” si tende a scrivere contenuti inutilmente lunghi, allungando la brodaglia nella speranza che Google ci posizioni meglio. Questo significa dare più importanza alla SEO piuttosto che al copywriting. Ma noi invece vogliamo fare il contrario! Non dico che devi scrivere necessariamente degli articoli da 300 parole, ma dico che devi scrivere gli articoli della lunghezza necessaria, facendo attenzione a coprire l’argomento da più punti di vista diversi. Naturalmente ci saranno contenuti che necessiteranno di poche parole e, altrettanto naturalmente, ci saranno altri contenuti che necessiteranno di 4000 parole per essere affrontati nella maniera più completa possibile.

Il nostro compito non è fornire informazioni inutili per utilizzare parole chiave, ma è invece fornire informazioni utili; le parole chiave verranno.

Un’altra cosa che succede altrettanto frequentemente è che sull’altare del copywriting ottimizzato per i motori di ricerca venga sacrificato anche il tono di voce. Quando ti dedichi al copywriting, SEO o non SEO poco importa, ciò che non ti devi dimenticare è che non ci sono solamente gli utenti a cui scrivi, ma ci sei anche tu.

Se scrivi solamente pensando ai tuoi utenti, rischi di perdere il tuo stile di scrittura, il tuo modo di comunicare. Allo stesso modo rischi di perdere questa parte importante del messaggio anche se ti focalizzi troppo sulle parole chiave perché focalizzandoti troppo sulle keyword rischi di infarcire troppo il tuo testo di parole che pensi possano essere importanti ma che in realtà annacquano il messaggio e ti allontanano dalla tua unicità.

Focalizzati quindi sul tuo utente, certo, ma focalizzati anche sul modo in cui parli a questo utente, sulla tua voce, perché anche così facendo riuscirai a rendere il tuo testo, ottimizzato sì, ma scritto soprattutto per un umano da un umano.

Non è una cosa semplice per tutti da fare certo, ma nel caso avessi difficoltà o dubbi, ti puoi sempre rivolgere a qualche copywriter con conoscenze di SEO approfondite.

Qualche altra accortezza per un copywriting umano e non solo per i motori di ricerca

Certo, posso capire anche che trovare un equilibrio tra scrivere un contenuto “scritto per delle persone” e un contenuto “scritto per i motori di ricerca” non sia proprio semplice.

Ti do quindi due consigli:

  • il primo consiglio è quello di scrivere un testo avendo sempre comunque in mente la (marketing) persona a cui stai parlando. Ricorda che, nel momento in cui scrivi un articolo del blog, non stai parlando ad un motore di ricerca ,ma stai parlando (anche se in forma scritta) ad una persona. Rivolgiti a questa persona con il tono più appropriato, utilizzando le parole più appropriate, parlando di concetti che questa persona può capire, senza perderti in tecnicismi perché “quelle sono le parole chiave”.
  • Invece di scrivere l’articolo, magari dettalo; il fatto di dettarlo ti porta automaticamente ad utilizzare un tono meno formale e meno costruito, un tono che appunto è più vicino a quello che utilizzeresti se parlassi con una persona faccia a faccia.

Insomma, alla fine dei conti, il copywriting e la SEO sono sicuramente due fattori da tenere ben presenti se vogliamo creare dei contenuti utili per noi, per i nostri utenti e che ci portino anche traffico dai motori di ricerca.

E‘ necessario essere in grado di creare prima di tutto un contenuto utile e interessante e dopo, ma solo dopo, pensare a come ottimizzarlo, utilizzando le parole chiave che abbiamo trovato, i link interni e tutto il resto, regole che comunque, a conti fatti, rimangono fondamentali.

Saper fare una ricerca di parole chiave completa e saper come utilizzare queste parole chiave all’interno dei nostri testi non sono cose poi così difficili da padroneggiare, ma l’importante è avere una mappa, una guida che indichi che cosa fare e come farlo.

È per questo motivo che ho creato un corso di ottimizzazione per i motori di ricerca in cui ti spiego nello specifico come fare una ricerca di parole chiave, come scegliere le parole chiave che ti potrebbero portare più traffico, come scrivere un testo, come ottimizzarlo e molto molto altro.

Avere queste nozioni ti permetterà di ottenere i risultati che cerchi molto più velocemente avendo comunque la garanzia di creare testi non dalla prospettiva dei motori di ricerca ma tenendo come riferimento i tuoi utenti, e questo è anche uno degli scopi di un buon (SEO) copywriting.